Per seguire Gesù bisogna rinunziare a se stessi ...
In date particolari per la nostra Famiglia Religiosa, la Superiora Generale, Madre Maria Giuseppina Leo, offre dei meravigliosi spunti di riflessione che ravvivano in noi l'entusiasmo di appartenere alla Congregazione delle Discepole di Gesù Eucaristico, fondata dal Venerabile Raffaello Delle Nocche e ci impegnano a vivere con maggiore coerenza la nostra vita personale e comunitaria. Leggiamo le riflessioni che ci ha offerto nella ricorrenza del 4 ottobre 2019:
"Al termine della sua vita terrena il Padre ricordava alle sue figlie ciò che sempre aveva raccomandato: “Per seguire Gesù ed esser sue Discepole, bisogna rinunziare a se stessi, ma per davvero. S. Pietro disse al Signore: - Noi abbiamo rinunziato a tutto: e tu cosa ci darai? - E Gesù disse: Voi che avete rinunziato a tutto... centuplum accipietis et vitam aeternam possidebitis... Ma bisogna rinunziare per davvero, definitivamente: ciononostante, noi ogni tanto ci ripigliamo qualche cosa. Stiamoci attenti, stiamoci attenti. Figliuole, non ripigliamoci mai niente di quello che abbiamo dato. (Tratt. Spi. pag. 377- 378).
E’ una delle ultime raccomandazioni scaturita dal cuore appassionato del Padre che desiderava che le sue figlie vivessero un amore ardente per Gesù, loro Sposo, fattosi servo per amore, divenuto pane per saziare la fame d’infinito, racchiusa nel profondo del nostro cuore e per coinvolgere nella lode al Padre tutta l’umanità. Così fu la sua vita, così desiderava che fosse la vita delle sue figlie. Oggi, penso che siamo chiamate ad un serio discernimento per ritrovare un percorso di vita personale e comunitario che veramente sia eucaristico. Siamo bombardate da ogni parte da suggestioni che hanno finito per cambiare la nostra mentalità e quella delle nostre fraternità. E’ urgente che ci mettiamo tutte a riflettere seriamente se la nostra vita e le nostre comunità hanno qualcosa da dire agli uomini di oggi; qualcosa che dica la nostra appartenenza al Signore; qualcosa che ci faccia ripetere con San Paolo, come diceva il Padre: Non mi glorio di altro, che della croce di Nostro Signore Gesù Cristo. Se questo deve essere il motto di ogni cristiano, tanto più di una Discepola, che vuol seguire più da vicino Gesù. Ritorniamo sempre a quel passo del Vangelo citato nelle nostre Regole: Chi vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Non è facile rinunziare a se stessi. Molte sarebbero pronte a fare penitenze, a portare il cilizio, ma si lagnano se ricevono una mortificazione, se devono soffrire qualche privazione, si lagnano dei piccoli sacrifici, perché la piccola penitenza non è vista da nessuno, non alimenta l'amor proprio. (Tratt. Sp. pag. 43)
L’Eucaristia e la croce sono realtà indissolubili. Non possiamo adorare l’Eucarestia senza sprofondare nel mistero della Croce di nostro Signore Gesù Cristo e senza lasciarci trascinare dalla forza misteriosa con cui la croce abbraccia il mondo."
Penso che queste riflessioni siano valide non solo per noi Discepole di Gesù Eucaristico ma anche per ogni cristiano, che voglia seguire per davvero il Signore Gesù nei suoi insegnamenti così come ha fatto Raffaello Delle Nocche nella sua vita.
Chiediamo al Venerabile Raffaello che vegli su di noi e interceda presso Dio le grazie di cui abbiamo bisogno e ci protegga!